martedì 10 gennaio 2017

Incontro sui Templari di Fabrizio Grossi

Il Lions Club Acqui Terme Host ha alle spalle una tradizione di sensibilità verso il patrimonio storico, culturale, architettonico ed artistico della locale comunità che si è consolidata in più di sessant’anni di attività di servizio.  Lo testimoniano il restauro del trittico di Bartolomé Cardenas de Cordoba detto Bermejo, il più fulgido rappresentante del Quattrocento spagnolo, conservato nella nostra Cattedrale, il recupero del monumento in onore di Vittorio Emanuele II che fa bella mostra di sé nella piazza principale della Città, il restauro della porta urbica della Schiava e last but not least il restauro ed il recupero in tutti i sensi, anche storico, degli antichi Statuti Comunali.
Questa particolare sensibilità nei confronti del patrimonio storico della nostra città non è estranea alla nascita del Premio Acqui Storia che è il più prestigioso Premio nazionale nel suo genere, ispirato all’eccidio della Divisione Acqui in Cefalonia ed alla cui fondazione hanno contributo in primis due Lions del Club. Era quindi quasi naturale coinvolgere in quest’iniziativa il Premio, rappresentato dal suo Segretario e socio, Carlo Sburlati, concorrente, come direbbero gli amici penalisti, nel reato che si andrà consumando il 9 dicembre p.v., avendone  condiviso la progettazione, la ricerca dei protagonisti ed il phil rouge che lo caratterizza.
Perché i Templari? Non perché di Templari ormai si parla e si discetta ogni giorno (molto spesso a sproposito); non perché certi pseudo letterati/studiosi hanno fatto la fortuna anche dei propri editori (vedasi il Codice da Vinci); non perché la loro vicenda umana e spirituale, intrisa di episodi leggendari fioriti dopo la soppressione dell’Ordine, stimola l’immaginario collettivo (in un mixer sicuramente eccitante tra supposta eresia, interessi economici a nove cifre ed atti di eroismo in battaglia).
Sui Templari ormai sappiamo quasi tutto. Questo perché la ricerca ed il ritrovamento di carte e documenti riguardanti il vergognoso “processo” che fu intentato loro (non solo per la cupidigia di Filippo IV il Bello) hanno messo in chiaro molti aspetti che erano rimasti per molto tempo avvolti nella leggenda, dalle loro origini alle loro gesta medio orientali, dalle loro caratteristiche a metà strada tra soldato e monaco alle loro riconosciute qualità di mercanti e banchieri ma anche di consulenti finanziari diremmo oggi, fino appunto alla caduta tanto rovinosa quanto dirompente per gli stessi equilibri geo-politici dell’Europa e del Mediterraneo del tempo.
Il 9 dicembre, durante il Convegno pomeridiano, gli studiosi che sono stati coinvolti ed hanno cortesemente manifestato la loro disponibilità, si soffermeranno su due aspetti non così noti al grande pubblico. Uno, specifico, legato al ruolo di banchieri e di amministratori e custodi di grandi fortune che non va disgiunto dalle motivazioni che portarono dovunque all’esproprio delle loro così come delle altrui proprietà e l’altro, più generale, del Tempio come di una grande organizzazione economico finanziaria sotto tutela papale che andava scontrandosi, direi inevitabilmente,  nel periodo di suo massimo fulgore, con il sorgere degli stati nazionali che mal sopportavano condizionamenti di sorta da parte di  chi ormai aveva assunto un ruolo troppo ingombrante per l’esistenza stessa dello Stato. Con, sullo sfondo, la lotta tra il potere temporale del papa ed il campione dei nuovi interessi emergenti in Europa e cioè il re della maggiore potenza cattolica dell’epoca, la Francia di Filippo IV il Bello.
Oggi curiosamente, ed ecco la “molla” del Convegno, assistiamo al contrario alla rivincita e quindi al prevalere, delle grandi multinazionali rispetto agli stati nazionali…
Questo sarà il nucleo centrale delle riflessioni che vorremmo che le prof.sse Simonetta Cerrini, ovadese di adozione, e Barbara Frale di Roma (le migliori espressioni dei moderni studi sui Templari) sviluppassero sotto la sapiente regia del prof. Franco Cardini (che del Medio Evo è il massimo studioso non solo in Italia ma in Europa, da tempo vicino alla città di Acqui così come al Premio Acqui Storia). In quella sede, così come nel corso dell’interclub, che partirà al termine del Convegno, saranno presi in considerazione ulteriori due aspetti, l’uno riguardante il Templarismo (e quindi gli studi esoterici e simbolici che fiorirono in epoca rinascimentale e nel settecento) e, l’altro, quello dei resti del passaggio dei Templari nelle nostre terre, in quella che oggi  è la Provincia di Alessandria ma che ai tempi era divisa e amministrata dall’imperatore prima ed anche dal papa poi. Il primo verrà esaminato  dal prof. Morris Ghezzi ed il secondo dal prof. Alessio Varisco, esperto di Ordini cavallereschi e quindi anche di Templari, da sempre vicino alle iniziative del Lions International di cui è socio onorario e che parlerà dei resti templari nella Provincia di Alessandria. Abbiamo richiesto infine a Lionello Archetti Maestri ed al prof. Gianluigi Rapetti Bovio della Torre  di raccogliere e di illustrare, anche con slides, nel corso della conviviale, la presenza templare in Acqui e dintorni.

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