venerdì 9 ottobre 2015

La Via Gnostica Mauro Cascio, Federico Pignatelli e Morris Ghezzi ce l’hanno raccontata così:



La Massoneria ha un cuore, simbolico e rituale, che viene da lontano. Viene da una sapienzialità, una cultura dell’uomo che affonda le radici già in Egitto, poi in Grecia, prende le forme storiche del neoplatonismo, dello gnosticismo, dell’ermetismo, si organizza, in pieno Rinascimento, come la parte più nobile (ma anche quella più eretica) del nostro sapere. L’alchimia e la qabalah sono due forme storiche di questa Tradizione unica che in Massoneria, e nel Rito di York che è il rito più anziano tra quelli esistenti, si deposita in modo quasi esclusivo. Il convegno di sabato scorso – che significativamente si intitolava “La via gnostica. Pietra, qabalah, ermetismo. La Massoneria dei cercatori di senso” - ha visto dei relatori illustri come Morris Ghezzi (ordinario all’Università di Milano, saggista e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia), il filosofo Mauro Cascio e Federico Pignatelli, studioso di Qabalah. Per dimostrare, nelle intenzioni dell’organizzatore, Tiziano Busca,  che è ora di finirla con l'indicare nella Charity il fondamento del Rito di York e che è esso è un giovane rito americano lo dice la storia: il Rito di York è il fondamento della Massoneria e la Charity è una manifestazione. Ma la Massoneria del Rito di York ha anche scopi più alti e più importanti dove orientare sforzi e ricerca.

In particolare dalle parole di Morris Ghezzi: «La Gnosi non è una parola vuota, è una parola che ha dei riferimenti storici ben precisi. La parola viene dal greco ed è la ricerca della Conoscenza che oggi nella nostra tradizione scientifica si proietta verso il futuro, nella tradizione antica invece si proiettava verso il passato. Pensiamo a Platone: la Conoscenza risiedeva all’origine e poi si è perduta strada facendo».



Per chi se lo fosse perso ecco il link per ascoltare l’intervento di Morris Ghezzi:

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